martedì 23 giugno 2015

prova di post col telefono: una giornata al mare

Provo a scrivere un post utilizzando il mio cellulare.
Potrebbe  essere  una  possibilità  per non  essere  completamente  scollegata. .. lo schermo è  piccolo  e non padroneggio molte funzioni ma ci provo.
Sono a Roma da mio marito. Due giorni insieme prima di partire per la Spagna.

Il mare mi attira e vado con un'amica  al lido di Ostia. Si prende una linea della metro e si sbarca al capolinea. Ragazzi in short e camiciola ,  che parlano delle  prove dell'esame  di maturità,  portano grandi asciugamani colorati  e sanno di olio  abbronzante.
Aria di vacanza. Atmosfera senza fretta.  Che bello.
Quattro  passi per arrivare  ai bagni. Che sono bellissimi. Prati pettinati,  yucche  in fiore, grandi gazebo di velo bianco. Decine di salotti vagamente etno  con cuscinoni in tela bianca e marrone,  in strutture di legno scabro che sono barche e piroghe.
L'impiantito è  di lunghi travi decapati  di bianco. Alberi contorti che sembrano  sculture.
Tutto pensato con gusto,  un gusto  "minimal" che esalta materiali  grezzi e colori naturali.
Mi piace.  Un posto  più suggestivo di tanti  che ho visto in Costa Azzurra.  Pare che gli altri bagni siano  altrettanto belli, magari con la piscina,.
Ostia. Mi ero immaginata un lido popolare, poco curato, pieno di cartacce  come il centro  di Roma.
Facciamo  il bagno  in un'acqua  che all'inizio sembra gelata. Il mare è  verde azzurro,  pulito.






























Mi rosolo al sole come una lucertola beata.
Con gli occhi chiusi. Gli occhiali neri, 5 euro da un vuccumprà,  sono tutti rigati. Hanno finito la loro stagione.

La sera, a casa, scopro di avere le palpebre scottate .
Ho gli occhi a boccia di  ET.
Anche il dorso dei piedi è  curiosamente vermiglio .

Ma sono soddisfatta.
Sento sulla pelle il gusto del sole.

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