martedì 19 gennaio 2016

Isla Mujeres

Che posto splendido questo Isla Mujeres.
Fa freddo, devo dire. Così  mi sono beccata un raffreddore potente. Mi pizzica la gola e ho gli occhi come quelli delle tartarughe che andremo a vedere.
Ma il disagio fisico si annulla, o almeno tende a zero in mezzo a questi colori da favola.
Il mare è  una successione  di tonalità  di turchese alternate in strisce cangianti.
In lontananza si vedono i profili degli hotel di Cancun.





















Mi godo il primo sole del mattino come un'iguana felice.
La mia bimba legge un libro giallo nell'ombra bianca del gazebo.
Non è  la felicità, ma qualcosa di  molto vicino.

sabato 16 gennaio 2016

Paradiso imperfetto

L'isola di Contoy, riserva naturale al largo di Cancun è un pezzo di paradiso. 
Come ti immagini l'isola dei tuoi sogni. 
Con il mare di incredibili sfumature d'azzurro. 
La spiaggia bianchissima, fine come talco.
Le palme da cocco che creano angoli d'ombra.






Peccato per le zanzare. Agguerrite e voraci.
Anche un paradiso ha le sue imperfezioni.


domenica 10 gennaio 2016

Buona serata da Roma

L'inverno proprio non ce la fa. 
A Roma temperatura primaverile.






Guardate che cielo.
Buona serata a tutti!


sabato 9 gennaio 2016

con le ciaspole verso la Melmise

"Ma sono un mostro!" Non c'è  niente di più adatto per me?" La mia bimba indossa pantaloni impermeabili neri che stanno su grazie alle strisce di velcro in vita, e una giacca rossa e grigia un po' piccola. Tutto quello che sono riuscita a trovare negli armadi. Pantaloni grandi, giacca piccina: lei riesce a nobilitare con la sua grazia anche questo abbigliamento raccogliticcio.
Sarà  la sua prima passeggiata con le ciaspole, per godere di questa neve meravigliosa, appena caduta.
Fino al Vernet bastano gli scarponi per salire: la neve è battuta da chi è salito prima.
La radura tra le Grange è diventata un bosco di ghiaccio.
Stalattiti di ghiaccioli. Sculture fantastiche.
Per proseguire sono necessarie le ciaspole. La neve è morbida come bambagia e si affonda fino al ginocchio. La bimba alza troppo  le gambe. Le racchette sono pesanti. Per riposarsi si butta sulla neve, che l'accoglie soffice.











Non ce la facciamo a salire  in cima. Si mangia un boccone  alla Grangia appena sotto, in un mondo di bianco



















A scendere la bimba va velocissima. 
Quasi un volo. 
Come un piccolo stambecco festoso.




mercoledì 6 gennaio 2016

geometrie di ghiaccio

Come hanno fatto i ghiaccioli a crescere in questa  straordinaria, inconsueta, forma di arco?
Non c'è, al loro interno, una struttura flessibile come una foglia, o una stelo, che ne giustifichi la forma.
Forse uno spruzzo d'acqua, piegato dal vento, si è cristallizzato, all'improvviso, nella morsa del gelo. 
La dinamica fuggevole del movimento che si fa briciola di eternità.
Fino al prossimo sole.



















Buona giornata  a tutti.

lunedì 4 gennaio 2016

La magia della neve

Un pezzo di tetto carico di neve.
I rami quasi azzurrini.
Il prato silenzioso vestito di bianco.















Basta una notte per creare la magia.

Buona serata a tutti!

Il bello di quando ti rubano l'autoradio

Che cosa c'è di bello quando ti ritrovi il finestrino polverizzato, il cruscotto sventrato con i fili pendenti,  il seggiolino inutilizzabile e l'abitacolo gelato?
Che cosa c'è  di bello nel sentirti dire con una commiserazione piena di rimprovero " ma potevi ben metterla in cortile, anche se dovevi andare in aeroporto. Solo pigra..".
Che cosa c'è  di bello nel giro turistico in commissariato, nella produzione di molteplici documenti, nel  consulto alla "clinica" dell'automobile?
Qualcosa c'è : che con l'autoradio si sono portati via i nostri cd vintage di secoli fa.
Così abbiamo da sentire anche musiche nuove.



Come questa.
La bellissima "what do you mean" di Justin Bieber.

Insomma, qualcosa di buono c'è.
A voler cercare in fondo. Ma proprio in fondo.

sabato 2 gennaio 2016

Camminando fianco a fianco verso le Grange d'Horres

Dopo gli stravizi del capodanno, la passeggiata fino alle Grange d'Horres.
Non si cammina molto. Si parte sopra a Millaures. Il sentiero è  semplice, ma ti offre scorci stupendi sulla vallata. Bardonecchia con le sue frazioni. Il Forte Bramafan a portata di mano. E poi la corona di montagne. Ci divertiamo a individuare i nomi delle montagne. La Guglia Rossa. Le quattro sorelle. Il Colle Frejus. La Punta Nera. Nera davvero, con solo una chiazza di neve in cima. 
















C'è  il sole, ma un poco velato,  con un vago presagio di neve.
Salgo in compagnia  di mio marito, ed è  una cosa insolita e straordinaria, che mi cammini a fianco.
Solitamente mi precede di quattro lunghezze. Dice che non ce  la fa a camminare alla mia velocità, anzi, alla mia lentezza. 
Sembra un talebano con la donna a rimorchio.


















Le nostre ombre sono vicine. Mi sembra una bella cosa, di buon augurio, camminare così vicini, fianco a fianco, questo primo giorno del nuovo anno.
Fianco a fianco, come nella vita.

Buon anno con i minions

Abbiamo brindato a mezzanotte. Mangiato il panettone anche se non ci piacciono le uvette. Fatto buoni propositi che abbiamo infranto cinque minuti dopo.
Ci vuole un augurio non proprio dissacratorio, ma un po' rozzo,  da bimbi maleducati.





Come  questo.
Buon anno a tutti!

finalmente la neve!

Ci voleva proprio, la neve.
Non si vedono più  le cime dei monti.
Siamo immersi in un mondo lattiginoso di suoni ovattati.
Il campanile è un'ombra di bianco appena accennata.






Che bello.
Buona giornata a tutti.



venerdì 1 gennaio 2016

capodanno a Rochemolles

Quest'anno aspetteremo la mezzanotte a Rochemolles, una piccola incantevole frazione sopra Bardonecchia, nell'antica grangia  appena ristrutturata di due giovani amici.
Ognuno porta qualcosa,  e dunque siamo carichi di sporte e vivande. Ci inerpichiamo seguendo gli stretti tornanti tra i boschi e il tintinnio dei piatti sottolinea le curve.
Manca la neve, ma il piccolo borgo sembra un villaggio da favola, con le case incorniciate da minuscole luci e il Presepe della chiesina che pare una poesia.















Anche la casa degli amici fiorisce di luci. 
Due grandi stelle azzurrine, una renna che pare scolpita nel ghiaccio, le lanterne davanti al prato.
C'è aria di nuovo e di antico,  in questa casa bellissima. Respiriamo il profumo del legno, la cura affettuosa dei particolari pensati: i personaggi di panno lungo le scale, le tende che vestono le grandi vetrate, la stufa dove scoppietta il fuoco, i piatti con il decoro di renne.














Gli amici sono belli e affettuosi come la loro casa. Lui è elegantissimo, un gentiluomo di montagna un po' svizzero un po' inglese, con pantaloni scozzesi, gilet e giacca verde loden.
Lei ha un vestitino rosso fiamma che le illumina il viso.
Vanno e vengono tre gatti, un po' spaventati dal nostro numero e dal nostro frastuono. E poi c'è Briciola, una cagnolina tenera di undici mesi, pelo color miele e grandi occhi dolci, che si annida silenziosa sotto il tavolo.
Le portate sono tante: affettati, salmone, sformatini, vaul-au-vants, una torta salata ai carciofi che sembra una scultura, il lardo con miele e castagne, un'insalata sfiziosa con pollo funghi e verdurine, due tipi di pasta al forno, i formaggi e l'insalata. Non mancano le lenticchie beneauguranti. E poi lo strudel, il panettone con le cremine dolci, la frutta, lo spumante.
Sono sopraffatta dal cibo. 
Chiacchiero con le mie amiche e con la mamma della padrona di casa, che è  eterea come il nome che porta, ha zigomi e sorriso stupendi, e grandi occhi chiari illuminati da uno spirito indomito. L'immagine della bellezza senza tempo.
Brindiamo a mezzanotte. Ci scambiamo abbracci ed auguri.
Poi la tombola. Poteva mancare la tombola?
I regalini sono più  numerosi delle portate del cenone.  Tutti impacchettati con cura, con nastri di garza e tulle e rametti di pino.
Noi vinciamo un apribottiglie natalizio, la marmellata fatta in casa, avvolta nel centrino di pizzo rosso, e una collana di feltro violetto.
Sono le tre del mattino. 
Dopo il grog al mandarino ci imbacucchiamo in scialli  cappotti e cappelli e scendiamo a valle. Anzi alla nostra montagna, che in confronto a Rochemolles è quasi valle.
Abbiamo iniziato l'anno nuovo nel calore dell'amicizia.
Riscoprendo che la bellezza senza età è  una dimensione dello spirito.

capodanno anomalo

C'è  chi, la sera dell'ultimo dell'anno, lavora.
Come la mia figliola veterinaria, che festeggia da sola, anzi, con Melita, questo rito antico, tra un cane in coma diabetico e un gatto investito.



















Buon anno a tutti!