venerdì 12 giugno 2015

buonanotte con Schubert

Schubert compone questa raccolta di 14 lieder, lo "Schwanengesang", o "Canto del cigno", nel 1828, l'anno della sua morte .

La serenata, "Ständchen", è il quarto brano.
Vi si coglie un'intensa melanconia, che rende intima e introspettiva la contemplazione della natura.
La musica spiega il suo canto nel bosco, in un'atmosfera notturna pervasa di presagi di morte.
Ma il canto è dolcissimo, ricco di vibrazioni poetiche.

Non venne compreso, Schubert, in vita, nella sua grandezza.

Piccolo, con la testa incassata nel corpo, caratteristica a cui dovette il nome di "schwammerl", funghetto, con il quale lo appellavano gli amici, non aveva né fascino fisico né brio discorsivo.

La sua musica parla per lui. E non è solo un "bel comporre" facile e melodico.
In un modo personalissimo Schubert è un innovatore, uno sperimentatore, di nuove geometrie e armonizzazioni.
A lui devono qualcosa anche Bruckner e Mahler. 







Interpretazione della Royal Schubert Orchestra.

Buona notte a tutti!

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