venerdì 12 giugno 2015

kindle 1: ebook o libro di carta?

Usate il kindle per leggere? 

Ne ho appena ricevuto uno in regalo.
Bellissimo, retroilluminato, con la possibilità di traduzione istantanea cliccando sulla parola che non conosci e di dilatare il formato delle lettere.
Mi viene utilissimo per leggere la notte, al buio, senza disturbare chi mi dorme accanto nei miei momenti di insonnia.
Non frusciano neanche le pagine, perché le giri con la pressione di un clic silenzioso.
Occupa poco spazio, leggero come un'agenda, e te lo porti in valigia come se ti portassi un'intera biblioteca.
Puoi andare avanti, tornare indietro, mettere un segnalibro.
Insomma, una vera furbata.




Ma continuo a preferire il vecchio libro di carta stampata. C'è un legame particolare, col libro vero, che coinvolge tutti i tuoi sensi.
Certo, lo leggi per quello che c'è scritto, entri in un mondo diverso con la ragione e la fantasia, ma c'è di più, nel libro vero.
Il suo spessore, il suo peso, il suo formato. La copertina. Il colore della rilegatura. Il tipo di carta. Il profumo della carta. La voce delle pagine sfogliate.
Il ricordo delle vicende che hanno portato quel libro, quel libro come oggetto, tra le nostre mani.
Ci trovi anche qualche nota, nei libri che rileggi, che ti riporta ai tuoi pensieri di una volta. 

E perché mai il formidabile aggeggio, compagno di notti e di viaggi, si chiama kindle?

Leggete l'articolo di Dessì, su pianeta ebook,www.pianetaebook.com/, e scoprirete che il nome ha antiche radici scandinave, dal termine "kyndill", candela. Perché illumina la lettura, e non in senso solo metaforico.

Scoprirete che a novembre compirà 8 anni, e che nel corso della sua breve vita ha surclassato la concorrenza dei libri cartacei.
Ebook, così giovane, è il primo della classe.

Però un libro letto sul kindle è come un amore privo della "parte corporea".
Ne afferri l'anima, ma ti manca la fisicità.
kindle 2
kindle 3
kindle 4


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