mercoledì 10 giugno 2015

buona notte con Schumann

Maurizio Pollini suona l' Arabesque Op.18, in Do maggiore, di Robert Schumann.

Fu scritto nel 1839, secondo lo schema ABACA, in cui si alternano ai temi in maggiore quelli in 
minore, intercalati da un "episodio" di passaggio.
Che meraviglia la "coda" finale, di una levità quasi aerea.
C'è in questo brano, per breve che sia, tanto, tantissimo di Schumann: della sua freschezza inventiva, delle sue geometrie, della sua capacità di tessere "fantasie", della sua fantastica leggerezza che pare preludere a Debussy.

Questo brano lo conosco nota per nota.
Lo suonava la mia bambina.
Il mio compito era mettermi lì, vicino a lei, ascoltarla, e dirle "qui hai sbagliato".
Tutto qua. 



Una musica scritta nella mia memoria.

Pollini ha quel tocco misurato ma sensibile, privo di leziosità e ridondanze, che per me è eccezionale sempre. 
Totalmente privo di retorica.

Buonanotte a tutti. 

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