Il cardiologo, un omettino scialbo che non alza neanche la testa dalle sue scartoffie, non ti guarda in faccia, uno insomma totalmente privo di capacità di comunicazione, del tipo che non sopporto e mi chiedo come ha fatto a fare il medico, sentenzia:
"Niente latte, panna, formaggi, gelati latticini, salumi, insaccati, dolciumi, brioches, carni rosse, crostacei, uova. Pochissimo sale."
E allora cosa resta? Saccente e antipatico.
Mi guarda attraverso i suoi occhialini rotondi da nerd e aggiunge, secondo me con una gioia segreta di chi ci gode internamente:
"E molto moto"
Tutte cose che sapevo già prima.
Insomma, quasi vegana senza volerlo.
Con mio figlio, medico e vegano convinto, ex buongustaio convertito a verdure, legumi, tofu, seitan, soya e semi, manco fosse un pollo, avevamo già battibeccato più volte sull'argomento alimentazione.
Per me il cibo è una delle gioie della vita, arte, cultura, tradizione, creatività.
Mi piace molto cucinare per gli altri.
Troppo ridotti gli ingredienti della cucina vegana...
Però, non era poi così male la paella di verdure di stagione, ricca di profumi, con i carciofi, le taccole e i fagioli bianchi di Spagna:
Forse qualcosa di buono si può fare lo stesso.
Anche se pizza e lasagne mi rendono decisamente più allegra...
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