sabato 23 maggio 2015

un libro che ho amato

Ho chiesto "qual è il libro che ti è piaciuto di più?"
Mio marito ha risposto "Il processo" di Kafka.
Intellettuale.
Io allora avrei scelto "Le metamorfosi", con quel Gregor Samsa a cui penso spesso quando ho difficoltà ad alzarmi da una poltrona troppo avvolgente.

Mia figlia ha risposto "Le anime morte" di Gogol, perché l'ha fatta ridere molto.

Io, come loro, facevo fatica a scegliere.
Ho detto"L'idiota", ma avrei potuto dire altri cento titoli con altrettanta convinzione.
Ora, da sola con la pagina bianca, penso che il libro che ho amato di più è stato quello che mi ha "segnato", facendo della lettura uno dei miei passatempo preferiti.


















"Il piccolo principe" di Saint-Exupéry mi ha aperto il mondo delle pagine scritte.
L'ho regalato a tutti i bimbi che conosco.
L'ho letto e riletto.
Indimenticabili la rosa unica e capricciosa, e la volpe, la piccola volpe che spiega i riti della costruzione di un legame al principe sognante:


"... Che cosa vuol dire “addomesticare”?»
"È una cosa da molto dimenticata. Vuol dire “creare dei legami”...»

"Creare dei legami?"
"Certo", disse la volpe. "Tu, fino ad ora, per me, non sei che un ragazzino uguale a centomila ragazzini. E non ho bisogno di te. E neppure tu hai bisogno di me. Io non sono per te che una volpe uguale a centomila volpi. Ma se tu mi addomestichi, noi avremo bisogno l’uno dell’altro.
Tu sarai per me unico al mondo, e io sarò per te unica al mondo."


Ma come si fa ad addomesticare qualcuno ?

"Bisogna essere molto pazienti"...
...In principio tu ti siederai un po’ lontano da me, così, nell’erba. Io ti guarderò con la coda dell’occhio e tu non dirai nulla.
Le parole sono una fonte di malintesi.
Ma ogni giorno tu potrai sederti un po’ più vicino...»
Il piccolo principe ritornò l’indomani.
«Sarebbe stato meglio ritornare alla stessa ora», disse la volpe. «Se tu vieni, per esempio, tutti i pomeriggi alle quattro, dalle tre io comincerò a essere felice.

Col passare dell’ora aumenterà la mia felicità.
Quando saranno le quattro, incomincerò ad agitarmi e a inquietarmi; scoprirò il prezzo della felicità! Ma se tu vieni non si sa quando, io non saprò mai a che ora prepararmi il cuore... Ci vogliono i riti."


"...Gli altri passi mi fanno nascondere sotto terra.
Il tuo, mi farà uscire dalla tana, come una musica.
E poi, guarda! Vedi laggiù, in fondo, dei campi di grano? Io non mangio il pane e il grano, per me è inutile. I campi di grano non mi ricordano nulla. E questo è triste! Ma tu hai dei capelli color dell’oro. 
Allora sarà meraviglioso quando mi avrai addomesticata. Il grano, che è dorato, mi mi farà pensare a te.
E amerò il rumore del vento nel grano...". 


Non ha paura di soffrire al momento del distacco.
Avere un legame comporta dei rischi.
Può far soffrire.
Ma ne vale la pena.


"Ma piangerai!", disse il piccolo principe.
"È certo", disse la volpe.
"Ma allora che ci guadagni?"
"Ci guadagno", disse la volpe, "il colore del grano."



Frasi come "Mi hai addomesticato", "prepararmi il cuore","ci guadagno il colore del grano", sono diventate parte del mio lessico.

E da quel libro in poi leggere è stato non solo uno svago, ma un modo di vivere.
Un libro di "iniziazione".

Regalatelo ai vostri bambini.

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