lunedì 25 maggio 2015

"Una rosa è una rosa , è una rosa".

Se il famoso sorriso quotidiano fa fatica a farsi strada,  perché, come me, vi siete guardati troppo intorno, infilatevi un paio di scarpe comode e andate al primo giardino comodo, a vedere dei fiori.

Se poi avete la fortuna di essere a Roma, salite all'Aventino, al giardino delle rose.

Questa è la stagione giusta, e le rose vi ripagheranno con la loro fragrante bellezza.
Scoprirete  i rosa i porpora i carminio, i rossi damascati sontuosi, i bianchi nivei, l'esplosione dei gialli aranciati.
Vi perderete tra i mille tipi di forme, di colori, di portamento.
Ogni rosa ha un nome e una storia, ed è stata cercata e voluta come un bambino.
Ogni rosa è unica, come quella del piccolo principe.


Gertrud Stein, la collezionista d'arte interpretata da una grande Kathy Bates nel lieve delizioso  film di Woody Allen "Midnight in Paris", scrive così nel suo poema "Sacred Emily":

"Una rosa è una rosa , è una rosa".

Una tautologia, pare una banalità.
Ma è così: la bellezza esiste, a questo mondo.

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