giovedì 21 maggio 2015

ragnetto con la coda

Quante cose cambiano con il tempo.

Con i miei figli ero stressante, esigente, a volte inflessibile, almeno loro mi dicono così.
Mi raccontano -io non ricordo, avrò eliminato tutti i ricordi di madre aguzzina-, che li costringevo a mangiare tutta la schifida insalata di nervetti (mai cucinati in vita mia, lo giuro),  li obbligavo ad  andare a letto alle otto e mezza e  li bersagliavo con le presine delle pentole.

Una madre kapò, insomma.
Peccato che non ricordi nulla di tutto questo.
Ricordo però che non ero apprensiva per niente.

Con i miei nipotini invece sono tutta diversa.
Paziente, lassista, propensa ai vizi e alle coccole.
E decisamente apprensiva.
Quando la mia bimba "arrampica" la osservo con ansia, e a volte chiudo gli occhi, come faccio durante le sequenze più trucide di certi film.



Lei sale leggera, non sa niente della gravità.
A me sembra un grazioso ragnetto. Con la coda.



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