lunedì 25 maggio 2015

allora, se puede?

Grande risultato  di Podemos a Barcellona e a Madrid.
Sono molto legata alla Spagna, dove vive  mio figlio con la sua bella famiglia. 
Ho due piccoli stupendi bambini in Spagna.
E la Spagna mi interessa, eccome.
Ci vado spesso, e ritrovo, lì come in Italia, la crisi.
I giovani senza lavoro, la disoccupazione dilagante, gli alloggi in vendita per le rate troppo alte dei mutui.
Allora come da noi?
Non proprio.




















Strade larghe, a più corsie, e ben tenute, e spesso senza spese di percorrenza. Non proprio come le nostre autostrade antidiluviane e carissime, con eterni lavori in corso.
Aree giochi per i bimbi ad ogni passo. "Case della cultura" anche nei puebli più piccoli.
Le spiagge pulitissime. Senza la ressa di sdraio e ombrelloni. Ma con le docce e i cestini.
Le aree per i disabili. La musica coltivata nelle scuole e nelle "bande di paese".
I treni puliti e in orario. Le metropolitane efficienti con sconti per i pensionati. Città come Barcellona, invase come Roma dai turisti, ma lucidate a specchio, non in stato di degrado ed abbandono.
La maternità ben tutelata sui posti di lavoro.
La violenza contro le donne perseguita alle radici.
Le leggi civili  più aperte e lungimiranti, pur trattandosi di uno stato cattolicissimo.

Anche lì certo corruzione e malgoverno, ma almeno qualcosa si è fatto.

Che rabbia.
Mi viene da piangere a pensare alla nostra bella Italia sconciata e senza speranze.

Anche noi abbiamo avuto i nostri "indignados".
Grande entusiasmo. Grandi speranze.
Ma i nostri stellati non sono stati una svolta.
Si sono ritirati sull'Aventino turandosi il naso.
Non facendo nulla, ma proprio nulla, per non sporcarsi le mani.
Facile e improduttivo. Una grande occasione sprecata. Solo grida e rumore.

Che rabbia.
Forse in Italia non "se puede". Troppa corruzione mafia camorra. Niente "Yes we can". Niente "sì se puede".

Che rabbia.
E allora meglio coltivare fiori leggere poesie ascoltare musica godere del sorriso dei bimbi  e guardare Federer.
E lavorare bene nel proprio piccolo mondo quotidiano, con l'ultima scintilla di speranza che ci brucia dentro.

Augurando a Podemos tutto il bene del mondo.

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