Nelle notti di maggio possiamo vedere in modo particolarmente nitido Venere.
Che è un pianeta, ma che brilla particolarmente in questi giorni, tramontando quasi quattro ore dopo il sole.
Non avete mai detto al vostro bambino:
"vedi, ecco Venere, la prima stella che si accende nel cielo".
Non è una stella, e lo sappiamo, ma brilla come se lo fosse.
"Anche Anna e Enrichetta erano sedute sul prato a guardare le stelle.
La notte era calma, senza luna, e le stelle si vedevano
proprio bene.
"Lo sai che nel cielo ci sono ottantotto costellazioni, e tra
queste ce ne sono dodici, una per ogni mese dell’anno?"
“E che cosa sono le costellazioni?”, chiese Enrichetta, che
voleva sempre rendersi conto di tutto.
“Sono gruppi di stelle che raccolgono tutte le stelle del
cielo.
Tutte hanno dei nomi. E una storia”.
“Quelle, per esempio, che si vedono così bene, come si chiamano?”
“Quelle sono le stelle dell’ Orsa maggiore.”
“Perché dell’Orsa?”
“Te l’ho detto che tutte hanno una storia, che cambia un
po’ a seconda di chi la racconta.
Allora, c’era Zeus, il re di tutti gli dei, che era ancora
un bambino. Il padre di Zeus, Crono, lo voleva mangiare come aveva fatto con i
suoi fratelli. Ma due orse amorevoli, una grande, quella Maggiore, e una
piccolina, quella Minore, lo salvarono nascondendolo nella loro grotta.
Invece i Tuareg, che vivono in Africa, e non conoscono gli
orsi, vedono in queste stelle una cammella grande e una piccolina”.
Enrichetta, che come tutte le galline peppole aveva uno
spiccato senso materno, era un po’ scossa per la storia di Crono che aveva
mangiato i suoi figli, e si pizzicava il becco con l’ala, in modo pensoso.
“Sono tutte così, le storie delle stelle?”
“Non tutte, ma molte.”
“Non le voglio più sentire. Voglio godermi le stelle così,
come mi godo le lucciole.”
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