lunedì 11 maggio 2015

Quattro passi in montagna: giallo bianco violetto

Una delle cose che mi piacciono di più è il colore dei fiori.

La passeggiata in montagna è stata una meraviglia assoluta.

I ciliegi selvatici, gonfi di nuvole non più bianchissime, perché già hanno le foglie, che attenuano il candore dei fiori e regalano sfumature di tenero verde.
I prati di un verde intenso, con tutto l'oro dei fiori del tarassaco, che di per sé non mi piacciono, ma così, a macchie, sono fantastici.
Il giallo intenso delle "scarpette della madonna". Il giallo variegato delle violette di montagna.
Il violetto di piccoli fiori di cui non so il nome, mescolato al bianco di altre piccole corolle meravigliose.
E poi il bianco trionfante dei narcisi, intatto, prezioso, virginale. E il loro profumo intenso, che quasi stordisce.

Insomma, mi sono dimenticata le ginocchia dolenti e ho fatto il pieno di tanta effimera bellezza.




Capisco  l'attenzione di Monet dedicata ai fiori del  giardino creato a Giverny, la sua ricerca di colore nelle corolle variopinte, il suo tentativo di catturare i cambiamenti di luce sulle ninfee.












Ma i prati di montagna hanno l'incanto della spontaneità, la semplicità della natura.


Nessun commento:

Posta un commento