lunedì 11 maggio 2015

Buttare le cose vecchie?

Quand'ero piccola raccoglievo sassi.
Mi piacevano in particolare quelli rotondi e levigati. E sempre davo loro un nome, come fossero state persone.
Me li guardavo in qualche momento libero, rigirandoli tra le mani, appoggiandoli alla fronte, alle guance.
Avevano consistenza diversa, diversa capacità di rotolare sulla pelle.
Ricordo Pietro, -che fantasia-, il mio primo sasso, Azzurra, Olivina, Tommaso, Filippo, Luigi, Bianca...
Qualcuno lo conservo ancora. 
Mi è rimasta l'abitudine di pensare alle "cose" come a presenze amiche. Non proprio animate, ma quasi.
Alle cose ci si affeziona anche, un poco.
Per questo è così difficile buttarle via. Ci pare di buttare un pezzetto di noi.



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