domenica 3 maggio 2015

Primavera bagnata in montagna

Week-end lungo con le bimbe.
Il tempo non è stato grandioso.
Poggia ininterrotta il primo giorno.
Ma dal balcone si vede il paesino  e gli alberi e le montagne e basta questo ad allargarti il cuore.





















Freddo umidiccio: tempo da polenta.
Bella gialla fumante, mette gioia solo il vederla.
Con i formaggi di montagna, un po' di burro e di parmigiano, un piatto così semplice diventa squisito.
Un bicchiere di vino e l'allegria si mangia a fette in tavola.

Secondo giorno: cielo blu, le montagne dipinte di bianco, gli orti che fanno una scacchiera di verdi ocra e marroni.
Peccato, ancora niente primule, sono indietro.
La vite vergine ha i primi germogli.
Le forsythie sono un'esplosione dorata.

Andiamo con le bimbe più piccole al parco giochi.
C'è una nuova attrazione: la vasca con le palline colorate profonda novanta centimetri, e bisogna impedire che le creature affondino in mezzo al polistirolo colorato, tirarle su, sorvegliare i loro tuffi senza paura. Sembrano gabbianelle gioiose.
Proprio quest'immagine mi rimane impressa, di tuffi che sono piccoli voli.
Fatica improba a staccarle da lì. Ne è valsa la pena: Le abbiamo distrutte e dormono tutto il pomeriggio.

Niente picnic, purtroppo, il giorno dopo.
Piccole passeggiate  nei brevi momenti di schiarita. 
Merenda, costruzioni, pennarelli, bagnetti.
I "crafen" fragranti, specialità del forno locale, con lo zucchero che ti si appiccica alle labbra e la marmellata ancora calda. Che meraviglia...


Nel viaggio di  ritorno, in auto, si canta insieme. "Tutti mi chiaman Mario":


"Ma Pippo Pippo non lo sa", "La guerra di Piero",
ma anche "Per fare un tavolo", "Il coccodrillo come fa?"...

Canta anche la bimba stonata. Canta la bimba piccina ciangottando"Ciccocco", che non c'entra niente ma ci fa ridere tutti.

Ed è pura gioia.




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