Sono in Italia, a Torino.
In genere sono sempre contenta di ritornare, anche per poco, a casa,
Questa volta invece tutto mi pare ostile.
Le piante sul balcone sono quasi secche. Le mie fragole raggrinzite.
Vago da una camera all'altra in una nuvola di calore opprimente e mi tuffo ogni tre ore sotto la doccia.
Mi mancano il mare, l'aria della sera, gli orizzonti aperti.
E soprattutto i pitufet.
Pitufet in valenciano vuol dire piccoletto. Come chicotet. Come piccolo puffo.
Mi mancano i ciangottii e i sorrisi. I tuffi nell'acqua e le braccine spalancate.
I racconti bisbigliati la sera e le partite all'oca.
Eccolo il mio pitufet spagnolo, che si gode il primo mattino con il suo papà.
E fa le sue serie considerazioni da pitufet.
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