martedì 21 luglio 2015

"El amante japonés" di Isabel Allende

Ho finito da molto l'ultimo libro di Isabel Allende, "L'amante giapponese".
http://www.isabelallende.com






L'ho letto in spagnolo, sul mio kindle, perfetto per la traduzione di qualche vocabolo.
Letture notturne: schermo luminoso per non disturbare il mio piccolo, che mi dorme a fianco.

Molto adatto al mio blog: un luogo centrale del racconto è Lark House, la casa per anziani dove lavora la giovane moldava Irina.
Tante, e belle, e profonde le considerazioni sul tempo che passa, sulla vecchiaia, sull'eterna giovinezza del cuore.
Già per questo meriterebbe di essere letto.

Tante storie si intrecciano, in un alternarsi di passato e presente, di luoghi che aprono sfondi diversi, di voci che ci propongono protagonisti diversi.

Alma Belasco, artista di successo che dipinge esclusivi capi di moda, si ritira a Lark House per riflettere e mettere in ordine i propri ricordi, e, in certo qual modo, la propria vita, aiutata dal nipote Seth e da Irina, che ne diventa l'assistente.
Alma è forse  la protagonista del libro.
La sua grande passione con Ikmei Fakuda, il giardiniere giapponese che sarà l'amore della sua vita, è forse il tema centrale del libro.

Anche se fai fatica a trovare un tema centrale, come fai fatica a trovare la vera protagonista.
Tante sono le tematiche proposte dalla Allende, che intreccia storie private a problemi sociali, a risvolti storici e politici.
Seconda guerra mondiale: Alma giunge bambina da Varsavia alla tenuta dello zio Isaac Belasco, avvocato di San Francisco, per sfuggire alle persecuzioni razziali.
Si legherà di un profondissimo amore fraterno al cugino Nathaniel, che la consola quando piange chiusa nell'armadio. Si legherà di un amore intatto e infinito al ragazzino Ikmei, che frequenta con il padre giardiniere la tenuta. Isaac è un appassionato di botanica ed è attento alle necessità degli altri. Diventerà amico e sostenitore dei Fakuda.

La Allende ci racconta dei campi di raccolta dei Giapponesi in America, non proprio campi di concentramento, ma quasi.
Ci racconta l'orgoglio di un popolo tenace e lavoratore. Ci racconta di tradizioni e cultura e religione.
E poi c'è la storia parallela di Irina. Il problema della pedopornografia, in cui Irina incappa da bimba.
Ci racconta le tante forme di amore: l'amore-amicizia, che porterà Alma a sposare il cugino, l'amore passione, che dura una vita, e trascende la vecchiaia, ma non le differenze sociali, tra Alma e Ikmei, l'amore omosessuale di Nathaniel.
C'è il problema dell'aborto clandestino e quello dell'AIDS. Insomma, c'è molto, forse troppo.

Devi districarti  tra una quantità di risvolti e sovrapposizioni.
In qualche misura, filtrare attraverso la tua personale visione i temi del libro.
E individuare quello che ti sembra il filo conduttore.

Io ci ho visto l'amore e la vecchiaia.
Scritti come sa scrivere Isabel Allende. Con la sua semplice profondità.





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