Saremo insieme noi due soli, per una decina di giorni, in Sardegna.
Il traghetto parte puntuale.
Abbiamo una bella cabina, frutto della sorte, con l'obló che si apre sul mare.
Aria condizionata a palla.
C'è un fresco che rasenta il gelo, dopo il caldo tropicale di Valencia e Torino.
Odio il piumino, che mi pesa troppo e mi lascia scoperti i piedi.
Allora "entro" nel copripiumino, come fosse un sacco-lenzuolo. Avvolta nel mio bozzolo e con la complicità della xamamina, dormo fino all'annuncio che sono le 6.30.
Mannaggia, preferivo non sapere.
Salgo sul ponte a vedere l'attracco. C'è il sole a Porto Torres.
L'aria è nitida, trasparente. Mi avvolge tepida.
Mi sembra di sentire profumo di macchia mediterranea. Sarà un'impressione.
Mi godo la coccola di cappuccino e brioche,
-carissimi, ma si può fare-.
Il viaggio in auto da Porto Torres a Costa Paradiso ci regala scorci di mare e patterns ondulati verdi gialli marroni.
Che bello.
In questa terra antica e stupenda mi sento a casa.
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