Tutto il giorno di mare.
Ho trovato sul mio kindle la prosecuzione di un giallo di Anne Holt, una delle più affermate giallista nordiche. Me lo sto leggendo con gusto. Esco dall'acqua e c'è qualcosa che mi aspetta, in sospeso.
"Sai, con il kindle è finita la stagione dei libri salmastri, stropicciati. Delle pagine che il vento non ti lascia girare".
Faccio "tic" col dito, a destra, come mi hanno insegnato, e non succede niente. Provo ad andare indietro. Niente. A spegnerlo. Niente.
Il mio kindle si è bloccato, inesorabilmente, con la cocciutaggine dei dispositivi elettronici che racchiudono dentro di sé il proprio mistero.
Maledetto kindle.
Se tu fossi un libro vero saresti pieno di sabbia, odoreresti di mare, ma mi lasceresti sapere che cosa vuole fare Joanne.
Ti ho caricato, come suggerisce il sito, ma te ne stai lì inerte. Un povero oggetto senz'anima.
Mi hai tenuto compagnia per una breve stagione.
Mi prendo un vecchio, affidabile, obsoleto libro di carta.
E comincio a leggere.
kindle 1
kindle 3
kindle 4
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