giovedì 9 luglio 2015

capoeira in riva al mare

Il piso, ovvero  l'appartamento,  che  ci accoglie  qui in Spagna  è  piccolino,  con ogni centimetro  di spazio  ben sfruttato.

Ha una grande terrazza  verso il mare  e due balconcini  verso la montagna.
È  al tredicesimo piano, non il massimo per chi è superstizioso, ma una meraviglia  per chi ama gli orizzonti  lontani.

Noi ci stiamo come topi nel formaggio.

Il condominio è  immenso.  Sembra una piramide Maya, o forse una vela. Ha una superficie dinamica, come percorsa da una folata di vento, e non è  privo di una sua personale armonia.
Nella sua immensità ha trovato un "modo " per integrarsi  nella  natura.
L'han colonizzato centinaia di rondini, che hanno i loro nidi nelle piccole gronde della facciata, e la sera riempiono il cielo di garriti  gioiosi.

Tra l'edificio e  il mare vi sono fiori: rose e ibischi e menta e gerani  e yucche e strelizie.
E poi palme eleganti che si raggruppano in piccole oasi d'ombra  anche  sulla spiaggia.

Il mattino presto, che qui vuol dire fino alle 10, perché  si mangia pranzo dalle 2 in poi,  la spiaggia il giardino e le aeree sportive sono silenziose e tranquille.
Puoi scendere in tuta o pantaloncini e maglietta, mettere la musica giusta a basso volume, e esercitarti nelle mosse di capoeira.





















Magari con il tuo bimbo, che si diverte a provare con te i passi di quell'antica danza guerriera.

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