venerdì 9 ottobre 2015

numero 6: quante zampe ha una mosca?


Enrichetta si guarda intorno.
Per essere una gallina, è terribilmente curiosa.
Ha un piccolo mondo -il prato e il cortile-, ma ci sono mille cose da scoprire.
Con l'aiuto di Anna,cerca di rendersi conto di ogni cosa.

Oggi Anna ha visto la prima mosca della stagione.
O forse l'ultima della passata stagione. In effetti era stanca e pesante, non come una appena nata, ma come una carica d'età.
Un po' inebetita, pure.
"Sembra morta; è morta?". Chiede Enrichetta ad Anna.
"Non credo"
"Ma quanto vive una mosca? Poco poco, solo un giorno?" 
"Penso di no. Vivono qualche settimana, le mosche, mi sembra. Potrebbero vivere anche fino a trenta giorni, se non fossero così noiose che le si schiaccia prima."

"E quante zampe ha una mosca?" Incalza Enrichetta.


SEI: QUANTE ZAMPE HA UNA MOSCA?

“Quante zampe ha una mosca, allora?” Chiede pensosa Enrichetta, guardando quella che è appena caduta nella sua ciotola dell’acqua. 
  
“Sei, credo. E’ un esapodo, quindi ha sei zampe”, risponde Anna, sollevando delicatamente la mosca dall’acqua con uno stecchino.
“Come, sei? Io ne ho solo due. E poi ha anche le ali, come me. Ma vola meglio di me. Io svolazzo solo.” 
Enrichetta quasi piange per la mortificazione. 
“Tu sei una gallina e le tue zampe sono forti e robuste. Guarda lei che filini.”





































Enrichetta guarda la mosca che si sta asciugando. “Sì, ha proprio sei zampe. E sono proprio dei filini da ridere. Potrei mangiarmela, questa stupida mosca, se volessi. Una volta mi piaceva assaggiarle, le mosche, quando sono ancora piccole, delle larve cicciotte. Ma preferisco il mais, ora. Sono diventata vegetariana.”



Intinge il becco nell’acqua senza mosche della sua ciotola e poi tende il collo all’insù, rovesciando la testa all’indietro, per mandar giù l’acqua -glu glu-, con quel movimento un po’ buffo che solo le galline san fare.



2 commenti:

  1. Bellissima la favoletta di Enrichetta e del numero 6!
    Regalaci ancora altre favole con i numeri, cara Germana.
    Anna

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