venerdì 23 ottobre 2015

Azzedine Alaya: arte e moda a Villa Borghese

Siamo a Villa Borghese per il Bernini, per il Canova, per il Caravaggio.

Tra le statue troviamo, inaspettate, per la mostra"couture sculpture", le creazioni di Azzedine Alaya. Vestiti come sculture.
Non so niente di questo stilista, perché non sono un'appassionata di moda. Scopro che è uno stilista franco-tunisino, nato nel 1939. Ha frequentato l'Accademia delle Belle Arti, per poi dedicarsi interamente alla moda. 










I suoi vestiti si inseriscono armoniosamente tra gli antichi busti marmorei.
Ai panneggi delle tuniche rispondono quelli dell'abito.









I tessuti fasciano i corpi, meravigliosi, con una precisione avvolgente che è un connubio strano di geometria e morbidezza.

I colori sono alteri: bianco, nero, morato, con lampi di rosso e di argento.
I tessuti hanno diverse consistenze  e riflessi: dal raso alla seta, dal cuoio ai pellami.
Con le forbici come inusuale scalpello Alaya scolpisce i suoi abiti, in una sorta di particolare "scultura soffice".

Ed è una mostra nella mostra, dove i rimandi tra opere e vestiti si rincorrono, quasi senza soluzione di continuità, in un gioco di corrispondenze che sorprende ed affascina.






Meraviglioso Bernini. La pressione delle dita di Plutone sulle teneri carni di Proserpina ti fanno dimenticare la fredda durezza del marmo: ti parlano di calore, di desiderio, di morbidezza.






La donna è ieratica e bellissima nell'abito bianco, quasi scolpita nel marmo, come una colonna od un idolo.
Il marmo si fa carne, l'abito si fa scultura.























La Dafne del Bernini gioca col movimento e con te, come in una modernissima installazione dinamica: se le giri intorno la vedi perdere gradatamente le fattezze umane, mutarsi tutta in un albero vibrante. 





Come l'orlo dell'abito, che offre cadenze nuove e prospettive diverse.

Una mostra insolita e carica di seduzione.

Se vuoi sapere di più su Alaya clicca sul link: http://www.alaia.fr/

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