È un'autorità in materia di frittelle.
Gira per le sagre dei paesi, che lo chiamano, perché le sue frittelle sono insuperabili.
Sono fatte solo di acqua farina, zucchero e lievito di birra.
Il maestro prepara l'impasto molto tempo prima, in un grande mastello di plastica azzurra, perché deve riposare a lungo.
Non ha certo un'attrezzatura sofisticata.
Pentoloni e bracieri lo seguono da molti anni.
Mette l'olio, molto abbondante, in larghe teglie rettangolari.
Quando è davvero bollente, con una grande tasca da pasticcere vi disegna spirali: le rotelle.
Pochi minuti e si colorano di biondo scuro, spargendo gran profumo nell'aria.
Le toglie con una paletta e vi sparge lo zucchero.
Sono fragranti e leggerissime.
Le mangiamo seduti sui gradini.
Ci riempiamo la bocca con golosità.
I granelli di zucchero crocchiano sotto i denti.
In un attimo le abbiamo mangiate tutte.
Perché sono come l'aria, come una nuvola.
Sanno di cose buone di una volta, le frittelle di Maestro Sanna.
gran festa d'estate a Aggius
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