sabato 25 aprile 2015

the one minute-fly: che fareste in un minuto di vita?





Oggi ho visto la prima mosca della stagione.(Desiderio?)
O forse l'ultima della passata stagione. In effetti era stanca e pesante, non come una appena nata, ma come una carica d'età.
Un po' inebetita, pure. L'ho presa con un pezzetto di carta strappo, delicatamente, e l'ho portata sul balcone, perché se ne volasse via, a vivere o morire, che poi in fin dei conti è la stessa cosa.

Le mosche non vivono così poco, un giorno o poco più, come credono molti, ma qualche settimana. Potrebbero vivere anche fino a trenta giorni, se non fossero così noiose che le si schiaccia prima.


Vivono poco, vivono tanto? Mah, tutto è relativo.


Anche la nostra vita dura un attimo, in fin dei conti.

E dunque cosa dovremmo fare per goderci questo attimo di gioia che ci è stato regalato?
Guardate qua, magari vi viene qualche idea:  








Le mosche sono incredibili, con quegli enormi occhi composti. Sono pure intelligenti. E quante zampe hanno?
Se lo chiede anche Enrichetta, nella piccola storia numero 6. 


SEI: QUANTE ZAMPE HA UNA MOSCA?

“Quante zampe ha una mosca?” Chiese pensosa Enrichetta, guardando una mosca caduta nella sua ciotola dell’acqua. 
  
“Sei, credo. E’ un esapodo, quindi ha sei zampe”, disse Anna, sollevando delicatamente la mosca dall’acqua con uno stecchino.
“Come, sei? Io ne ho solo due. E poi ha anche le ali, come me. Ma vola meglio di me. Io svolazzo solo.” 
Enrichetta quasi piangeva per la mortificazione. 
“Tu sei una gallina e le tue zampe sono forti e robuste. Guarda lei che filini.”

Enrichetta guardò la mosca che si stava asciugando. “Sì, ha proprio sei zampe. E sono proprio dei filini da ridere. Potrei mangiarmela, questa stupida mosca, se volessi. Una volta mi piaceva assaggiarle, le mosche, quando sono ancora piccole, delle larve cicciotte. Ma preferisco il mais, ora. Sono diventata vegetariana.”



Intinse il becco nell’acqua senza mosche della sua ciotola e poi tese il collo all’insù, rovesciando la testa all’indietro, per mandar giù l’acqua -glu glu-, con quel movimento un po’ buffo che solo le galline san fare.

Le piccole storie di Enrichetta le potete trovare in questo librino, dedicato ai più piccoli, che imparano a contare:






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