lunedì 1 febbraio 2016

l'osservatorio Maya

In mezzo alla giungla, nel sito di Chichen Itzá, c'è questo straordinario osservatorio di pietra, con il tetto a cupola, che sembra una postazione astronomica dei nostri giorni.
I Maya non avevano lenti o strumenti ottici per osservare il corso del sole, della luna e di Venere.
Solo gusci di ossidiana per difendersi gli occhi.
Pure tennero conto del passaggio degli astri per migliaia di anni. Marcandone la posizione e registrandola.
Ottenendo risultati eccezionali.
Matematici e astronomi. Le loro piramidi erano calendari di pietra.
La matematica del cielo era la loro potenza.
La previsione dell'eclissi di luna, l'immagine di luce formata dai raggi di sole agli equinozi  che diventava il dio serpente erano i segreti misteriosi di una sapienza considerata divina. Sapienza come potere.































Dalla finestra del nostro hotel vediamo la sagoma dell'osservatorio nella luce del tramonto.
Meraviglioso.






Nessun commento:

Posta un commento