domenica 3 dicembre 2017

piccole storie di Enrichetta #7: il piccolo naviglio



Anna se ne stava sul prato. Guardava le nuvole viaggiare nel cielo,lievi e veloci, 

come brandelli di fumo.

"Non devi studiare scienze?" Le chiese Enrichetta.

"Si, ma non ne ho voglia"

"Annaffiamo i pomodori?"

"Non ne ho voglia. Oggi non ho voglia di fare niente."

Anna continuava a guardare le nuvole.

Enrichetta svolazzò fino al melo. Poi congiunse in alto le ali.

"Sono Tania Cagnotto. Tuffo carpiato all'indietro. Coefficiente di difficoltà 8."

Prese fiato e si buttò dal ramo, con una piccola giravolta impacciata.

Anna si mise a ridere. Enrichetta era proprio buffa, con tutte le piume arruffate, 

la cresta spettinata e le corte zampette per aria.

"Va meglio, ora? Non sei più imbambolata"

"Non ero imbambolata. Ero un po'... Non so. Distante. Come il piccolo naviglio." 





#7: IL PICCOLO NAVIGLIO


“C’era una volta un piccolo naviglio”. Cominciò a raccontare

 Anna.

“Cos’è un naviglio?”, chiese Enrichetta, che voleva sempre

rendersi conto di tutto.

È una nave piccola, che naviga sui mari ma può anche


navigare sui fiumi.

Questo naviglio aveva navigato tanto, partendo all’alba e

tornando al tramonto.

Aveva visto le bianche scogliere di Dover e le spiagge dei

Caraibi, il sole sul Nilo e i pescatori di perle del mar del

Giappone.

Si sentiva stanco.

“Che senso ha continuare a navigare?

Tutto è uguale dappertutto.

A est come a ovest i bambini non vogliono fare i compiti delle

vacanze e non vogliono mangiare le verdure.

Non ho più voglia di navigare.

Me ne starò sdraiato sul divano,a bere Coca-Cola e guardare

la televisione.”

E così fece, per una, due, tre, quattro, cinque, sei e sette 

settimane.

Finché non cominciò a sentire nostalgia del profumo del

mare.

Del vento in poppa e del rumore delle onde contro la chiglia. 




Allora levò l’ancora e ricominciò a navigare.

“C’era una volta un piccolo naviglio

che non voleva non voleva navigar.

Ma dopo una due tre,

quattro cinque sei,

e sette settimane

il piccolo naviglio

riprese a navigar.”


“Io lo so che cos’è successo al piccolo naviglio.


Aveva perso il gusto di vivere.

Ma poi l’ha ritrovato”. Disse Enrichetta.

Anche Anna la pensava così.

E non disse nulla.

Perché non c’era proprio nulla da dire.

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