Singapore, città stato della penisola malese, a un centinaio di chilometri dall'equatore,è- dicono- il quarto centro finanziario mondiale.
38 gradi all'ombra e un pesante tasso di umidità che ti penetra tra pelle e camicia: può non essere il posto più gradevole del mondo.
Ma nell'albergo lussuoso c'è aria condizionata a palla, e sul tetto la grande piscina a sforo davanti a un panorama incantevole.
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Per le strade e nei centri commerciali si ricrea l'atmosfera natalizia, un po' incongrua nell'ambiente tropicale, con lo sfarzo di neve sintetica e lustrini e mille ghirlande di luci.
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E' tutto lucido, pulito, pettinato, perfetto.
Se butti una cartaccia per terra sei sanzionato in maniera pesantissima.
Un mondo asettico e fiorito, dove puoi comprare tutto il lusso che vuoi; basta avere dei soldi.
Baracche, poveri? Sembrano non esistere.
Li hanno nascosti sotto il tappeto.
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