martedì 19 dicembre 2017

piccola storia di Enrichetta #11: zebre contro tori


Enrichetta corre dietro ad una palla di stracci.
Gliel'ha fatta Anna, con dei vestiti vecchi.
Anna guarda la sua gallina prendere a calci la palla.
"Brava Enrichetta, calcia di destro!"
Sarebbe più brava se non fosse peppola, perché avrebbe le zampe più lunghe. Vabbè che neanche Dybala è un fenicottero.
"Forza Juve, Juve alè", chioccia Enrichetta, che ha una passione per gli occhi azzurri di Marchisio.
Anna si tuffa sulla palla di pezza: "Forza Toro, facciamogliela vedere".
Tutte e due hanno il fiatone.
"Vieni che ti racconto una storia", ed Enrichetta, tra le braccia di Anna, recupera un respiro regolare.


Piccola storia di Enrichetta #11: zebre contro tori

“In una città ai piedi di alte montagne vivevano insieme zebre e torelli.
Vivevano in pace.
Andavano alle stesse scuole, negli stessi uffici, e bevevano il cappuccino negli stessi caffè.
Ma la domenica si giocava la partita. 

Undici zebre affontavano undici tori e gli animi si accendevano di passione.

Le zebre sventolavano bandiere bianconere e i tori grandi bandiere granata.
Si leggevano striscioni come ”Zebre ladre e gobbute”, “Tori minchioni” e cose del genere.

Le zebre trotterellavano eleganti, si esibivano in tiri a cucchiaio o rovesciate e avevano una cert’aria di superiorità che faceva infuriare i torelli.
I torelli colpivano pali e traverse, correvano a testa bassa e ci mettevano il cuore.

La partita rimaneva in parità, fino al sessantesimo secondo del novantesimo minuto, quando, su tiro piazzato, una zebra riusciva a mettere in rete.

“Olè!”, gridavano le zebre. “Buu”, gridavano i tori. “Arbitro senza corna!” Gridavano i tori, (e per loro questo era un insulto terribile). “Tori piangioni” gridavano le zebre.























“Rubate sempre le partite!” Mugghiavano i tori.
Volavano petardi fumogeni e rotoli di carta igienica e si stava per venire alle mani e gli agenti di polizia preparavano i manganelli.

“Così non va bene! La partita dovrebbe essere una cosa bella. Da portarci anche i nostri pulcini.” Enrichetta è scontenta. Le viene una ruga sopra al piccolo becco. 
"Senti, Anna, questa canzoncina:

Ogni undici affronti i rivali
solo in duelli festosi e leali,
così avremmo il derby perfetto
da gustar senza mitra ed elmetto”

“Grande Enrichetta!” 
Anna è piena d’orgoglio per la sua piccola gallina peppola, che sa calciare con la zampa sinistra, tifa Juventus, e scrive piccoli versi pacifisti.

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