lunedì 13 novembre 2017

all'amica risanata


Vorrei già dirle, con le parole del Foscolo:


"Fiorir sul caro viso
 veggo la rosa; tornano
    i grandi occhi al sorriso..."

Ma ci vuole un po' di tempo, lo so. 
E lo sa anche lei, che conosce la pazienza, e sa aspettare.

Lei è un'amica "della montagna". 
Condividiamo le passeggiate, le partite a carte e lo strudel fragrante che ci prepara con affetto.
Ho imparato a conoscerla per gradi, perché è restia a parlare di sé. Si svela a poco a poco.
Se la incontri appena, ti colpisce la sua finezza. 
È elegante, esile, nei colori chiari del biondo e dell'avorio rosato.
























Ti lascia un'impressione di grande dolcezza.
Ma non è solo questo. Ha dentro la forza di una guerriera, le risorse di uno spirito indomito. 
È il collante forte di teneri affetti.
E riesce, come pochi, a godere dell'istante bello, dei narcisi nel prato, di una risata condivisa, di un ballo la sera di Capodanno.
Ha dentro la gioia di vivere che manca a tanti, e la rende giovane, quasi bambina.
Per tutto questo penso che sia fortunata. 
Anche se lei non lo sa. 
Per il suo cuore grande.


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