domenica 27 giugno 2021

sottoveste da incubo

Faccio parte del popolo degli insonni.

Mi capita spesso, dopo aver dormito due, tre ore di sonno buono, quello vero, che dormi come un sasso o un bambino, di risvegliarmi e piombare più tardi in un dormiveglia popolato di sogni.

Sogni ricorrenti, che somigliano vagamente agli incubi, senza connotati di terrore, ma con l'atmosfera rosso-grigia dell'ansia.

Uno di questi sogni è quello della sottoveste.
La sottoveste è un indumento dimenticato, che nessuno oggi usa più, e che anch'io ho usato con parsimonia.

Pure, la sottoveste entra beffarda nei miei sogni con insistente regolarità.

Sogno che devo andare al lavoro, o a una cena tra amici, o semplicemente a comprare il latte, e mi ritrovo per strada con addosso solo la sottoveste.
Provo un disagio grandissimo, mi appiattisco come un gatto sui muri, striscio come un verme da un marciapiede all'altro.

















Non la vedo bene, la sottoveste, o forse non la ricordo.
Non so se è quella rosa con qualche pizzetto beige o quella nera liscia cortissima.
So solo che vorrei nascondermi, trovare una botola, disintegrarmi, ma non ce la faccio.

Il sogno mi dà un'ansia profonda, di chi vuole fuggire ma non sa come e dove.
L'unica scappatoia è svegliarmi. 

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