domenica 27 giugno 2021

la bambola guarita

Pare che l'odorato sia uno dei sensi che più ci evocano i ricordi.

Per me l'odore pungente della resina, che sa di medicinale e disinfettante,  è  legato all'immagine di una bambola  malata.
Avevo questo bambolotto,  non so chi me l'avesse regalato, di biscuit  rosa, con gli occhi  di vetro azzurro e la testa liscia come una biglia.
Il biscuit è  una specie di porcellana, che oggi non si usa più.  Oggi si usa una plastica che non si rompe, morbida al tatto come la pelle vera.





Non ricordo la dinamica dell'incidente, ma so che il bambolotto cadde, proprio di testa, che si ruppe come una noce di cocco.

La faccina era intatta, ma la testa era un buco vuoto.
Ero disperata. 
Ricordo lo studio del papà,  che aveva trovato il modo di salvare la mia bambola  malata.
Papà  era dentista. Mi sorridevano impronte di gesso e modellini di resina rosa e denti scintillanti. 
La mia bambola riebbe una testa nuova e lucente, tutta di resina rosa.
Odorava di medicinale e disinfettante, e  pesava come una pietra, ma  era  di nuovo  intatta  tra le mie braccia  amorevoli. 


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