mercoledì 13 luglio 2016

Medievale Avignone

Ad Avignone arriviamo verso le due del pomeriggio .
Ci accoglie il nostro piccolo albergo, l'"hotel medieval", appunto, che se ne sta in una stretta strada acciottolata del centro antico.
Tutto qui è storia.
Che bello gustare una crepe e un bicchiere di sidro in una piazzetta racchiusa da vecchi platani ombrosi. Si vede da qui, contro il cielo, il bel campanile della chiesa di San Pietro.










Io continuo ad essere immersa in uno stato febbrile di coma vigile. Il caldo è opprimente. Il palazzo dei Papi è immenso. Davanti a noi, che ci aggiriamo di sala in sala con la nostra preziosa audio guida, si snodano secoli di storia.









La Cappella clementina è immensa, con altissime volte a crociera. La sala del tesoro impressionante. Bellissimi gli affreschi alle pareti che ci narrano si scene di caccia, di passatempi signorili, e paiono, nell'intreccio dei tenui arabeschi azzurrini, preziose tappezzerie.
Vent'anni per costruire il primo blocco di questo complesso.  Meno che per il palazzo di giustizia a Torino.  Mah. Very impressive.
Avanzo per forza d'inerzia nella calura dorata del pomeriggio.
L'antico ponte sul Rodano di Saint Benezet ci regala il fresco della massa d'acqua verde e scorci suggestivi della città.



































Un  ponte interrotto, che finisce nel nulla. Ti dà il senso dell'insensatezza. E quindi un senso ce l'ha.
Come dice Vasco Rossi.
Tra mille negozietti di lavanda, tovaglie provenzali, abitini fiorati,  proseguiamo il nostro giro fino alla piazza dell'orologio.
Una giostra a due piani, tutta di cavalli bianchi e dorati ci fa pensare alle nostre bimbe.



























La sera ci ritroviamo nella stessa piazzetta dei platani. Mi gusto gli spiedini di pollo, con la prospettiva meravigliosa di una doccia medievale, seguita da un bel sonno ristoratore nel letto medioevale, conciliato dalla partita, che non vedrò, trasmessa dalla televisione per nulla medievale..

Nessun commento:

Posta un commento