venerdì 8 luglio 2016

In viaggio verso la Spagna

Abbiamo un mare di cose da portare in Spagna.
Una brandina, un lettino da campeggio, la chitarra del nostro musicista quattordicenne, una valanga di spugne grandi e piccole, quattro cuscini quadrati sui toni del marrone, quadri telati di foto marine che ho accuratamente impaccato, e poi le valige e la borsa frigo.
Insomma, un altro trasloco.
Mio marito guiderà per 1600 chilometri.
Ha organizzato tutto: le tappe, gli alberghi, le cose da vedere.
Io mi lascio trasportare come un trolley senza pensieri. Un po' zombi e un po' comatosa, con una febbricciattola che mi fa galleggiare nella mia bolla privata.
Il trasloco diventa il pretesto di un viaggio, di quelli che preferisco, con la possibilità di fermarci quando ci piace.
Che bello. Alla faccia della febbre e degli occhi semichiusi, da tartaruga centenaria.
Metto i provvidenziale occhiali neri, e si parte.

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