domenica 27 dicembre 2015

risate e rotten meat alla filanda1

Siamo reduci, come tutti, di cene di vigilia, brindisi e pranzi, ma ci ritroviamo per un boccone in pizzeria alla "Filanda 1" di Bardonecchia", desiderosi di due chiacchiere in amicizia.
Siamo quasi i primi, anche se il locale si popola velocemente e il livello di rumore ci costringe ad urlacchiare. Sembra di giocare al telefono senza fili. Rispondiamo a domande che non sono state poste e le parole si deformano in un esilarante dialogo del teatro dell'assurdo.
Ordiniamo due porzioni di farinata come sobrio antipasto. Il nostro amico opta per il piatto del turista, un tris che comprende una manciata di penne al ragù, la classica milanese e patatine fritte surgelate. Io prendo la fettina di pollo ai ferri con le patate bollite, l'amica le penne in bianco, mio marito una pizza alle melanzane.
Insomma, quasi un menù  da ospedale. Arrivano le birre. "Sembra acqua". "In effetti è  un po' leggerina". La farinata latita. Chiediamo notizie alla cameriera volenterosa, che si impegna "a vedere dov'è". Farinata vagabonda.  Intanto arriva il piatto del turista: cotoletta scaduta e immangiabile.  Giustamente l'amico viene rampognato per la scelta. Cosa pretende per 14 euro, carne fresca? Le penne sono così  al dente da sembrare crude, e così  bianche che dobbiamo chiedere parmigiano e olio alla cameriera, sguinzagliata di nuovo alla ricerca della farinata fantasma. Il mio pollo e le patate lesse sono mangiabili, quasi un miracolo. Anche la pizza è commestibile. Come dessert arriva la farinata, con la base carbonizzata raspata via e la parte superiore cruda, che sa di ceci acidi e unticci.  Ragazzi, che cena grandiosa. Però  le risate sono state tante, cotoletta e farinata cancellate dal conto dall'oste volenteroso e mortificato, che ci offre anche un limoncello riparatore.
Se siete coraggiosi, non temete le intossicazioni alimentari e siete alti meno di un metro e settanta, così  da non prendere una craniata nel voltino basso della scala, andate alla Filanda1.
Noi non ci andremo più. 
Pavidi e irriconoscenti.

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