venerdì 12 maggio 2017

Tennis alla Caja magica di Madrid

Comincia la nostra avventura madrilena.
Arriviamo ai campi dopo una bella scarpinata dalla metro.
Ci siamo preparati i panini, come facevamo a Roma al Foro Italico, e abbiamo una bottiglietta d"acqua di 75cc.
Controlli di seguritad. Benvenuti, pensiamo. "E questo?" Cibo e bevande proibite. Solo una bottiglietta da mezzo litro, senza tappo, perché non si trasformi in un pericoloso proiettile.
Proveremo la cucina del"recinto".
Peccato che sia pessima. Un hamburger immaginabile e poco cotto, col formaggio giallastro ancora solido. I tavolini luridi in un ambiente carico di spifferi.
Bleah! L'unico modo per costringere gli spettatori a consumare qui una comida è  di prenderli per fame, perquisendoli e buttando via sacrosanti bocadillos caseros e impedendo l"uscita e il rientro al recinto.
Ci sono solo piccoli bunker di cibo raffazzonato, tutti al chiuso.
















Vero che il tetto si può chiudere su tutti i campi, gran vantaggio. Ma ci sentiamo prevaricati.
Domani tenteremo la suerte sfidando i controlli.
Dita incrociate!


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