mercoledì 18 maggio 2016

arrivederci Roma

Così è finito l'incarico romano di mio marito.
Pazienza se oggi è di nuovo a Roma, tanto per non perdere l'abitudine, che coltiverà fino a ottobre.
Ma intanto abbiamo dismesso la casa, lavorando come bestie, io a cernitare, imballare, scotchare pacchi e pacchetti, lui a caricare come un mulo ben addestrato.
Quante cose accumulate in 5 anni: stoviglie, quadri, biancheria da casa, coperte, vestiti, libri, aspirapolvere, ferro, microonde, pentolame, poltrona, piantana, lampade e tavolini e cuscini, tutto rigorosamente di IKEA.
Mi mancherà quella casina di Roma, le due grandi terrazze, le mie coltivazioni di rosmarino e di salvia, la mia rosa, preziosa come quella del Piccolo Principe.
Mi mancheranno i colori accesi dei tramonti romani, l'aria trasparente, i pini ad ombrello, i muri rossi e i cieli blu.
Mi mancherà la sensazione di vacanza, il ritrovarci in due, il condividere un cinema, un concerto, una pizza.
Scoprire insieme angoli segreti, pezzi d'Italia sconosciuta. Visitare mostre e comprare pesantissimi cataloghi che adesso ho imballato con tutto il resto della rumenta.
Mi mancheranno le partite di tennis al Foro italico, il supermercato di fronte a casa, gli agapanti e i gelsomini nelle aiuole del cortile.























Eccola la mia rosa, come me la sono portata a casa immortalata in questo scatto.
Mia per sempre.
Adesso anche un poco vostra.

1 commento:

  1. Evviva Germana, finalmente hai ripreso la bella abitudine di condividere con noi un pezzetto della tua vita! Con molto ritardo ho letto il tuo scritto perché innumerevoli volte avevo aperto il tuo blog trovandovi solo gli ultimi resoconti spagnoli e quindi ....avevo quasi perso la speranza di rileggerti. Ti sei ripresa dalle fatiche del trasloco?

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